La sindrome della gazza ladra
Ciao albergatore,
come sai mi piace la tecnologia e l’innovazione. Quindi sono iscritto a delle newsletter che trattano questi argomenti.
Giorni fa in una di queste newsletter c’era un articolo di critica verso tutti gli investitori che si fiondano a investire tanti soldi verso la start-up all’ultima moda, quella di cui tutti parlano o di quel settore cui tutti guardano.
Anche se poi non capiscono una H di quel settore.
Uno degli esempi era quello di una società di costruzioni, tradizionalissima, che a un certo momento aveva deciso di includere nel proprio nome il termine “blockchain”.
Risultato? + 60% del valore delle azioni in pochi giorni.
Loro chiamavano questo comportamento “Shiny Object Syndrome”. Sindrome dell’oggetto luccicante. Io preferisco chiamarla Sindrome della Gazza Ladra.
Cosa c’entra la Sindrome della Gazza Ladra con gli hotel?
C’entra perché è una malattia che colpisce tantissimi tuoi colleghi. Forse anche te. Sicuramente, in passato, anche me. Che adesso ho gli anticorpi.
Vedi, tanti tuoi colleghi spesso mi chiedono “Ma dovrei farmi il profilo TikTok?”, “Devo fare le stories su Instagram?”, “Il mio competitor ha fatto un’offerta 3×2, devo farla anch’io?”.
Sono tutte domande legittime. Il problema è che le stanno ponendo alla persona sbagliata. Esiste una sola persona che ha le risposte a queste domande. E questa persona è sè stessi.
L’albergatore è l’unico che può dire se TikTok può essere un valido strumento da inserire nella strategia di marketing. E’ l’unico che può dire se le stories su Instagram hanno il potenziale di raggiungere il suo target. E’ l’unico che può dire se un’offerta 3×2 lo aiuta a raggiungere i suoi obiettivi di revenue.
Io posso aiutarlo, informarlo, supportarlo, ma è lui che dovrebbe, con mente lucida, determinare se quell’oggetto scintillante è per lui oro o latta.
D’accordo albergatore?